Il libro di Manuela Trinci è tante cose. È la testimonianza viva di una avventura umana e scientifica nel mondo della sofferenza dei bambini ammalati. È una dichiarazione di amore e di riconoscenza verso maestri e colleghi, ma anche artisti, letterati e poeti. Ed è – anche se non lo dice – un autorevole modello di ciò che si può fare affinché la malattia possa limitare la condizione traumatica della paura, del dolore fisico, dello sradicamento dalle consuetudini della vita familiare.

Dall’Introduzione di Simona Argentieri

 

Manuela Trinci, psicoterapeuta infantile, studiosa di letteratura per l’infanzia e saggista, vive e lavora a Pistoia.

E’ socio fondatore e didatta dell’Associazione scientifico-culturale “Dina Vallino” (Milano), e membro dell’AEPEA (Associazione Europea di Psicopatologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza).

E’ il referente scientifico nella Direzione Scientifica della Ludoteca e Biblioteca (LudoBiblio) dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.

Si occupa della formazione di educatori per la fascia d’età 0-6 in diversi comuni e centri studi toscani.

Conduce supervisioni cliniche nei servizi materno-infantili dell’AUSL di Bologna.

Collabora con l’Accademia Drosselmeier dei librai e giocattolai italiani, con Radio 24 e con le riviste Contrappunto, Hamelin, Liber, Gli asini e altre ancora.

E’ membro della giuria dell’unico premio italiano di saggistica psicoanalitica Gradiva-Lavarone.

Fra i libri pubblicati si ricordano: Il bambino che gioca; Microbi. Tutti i bambini nascono piccini; La giusta fatica di crescere.

 

PERCHÈ È IMPORTANTE FARE UNA DONAZIONE

Medici, infermieri, imprenditori, volontari, dipendenti. Siamo in tanti ad accompagnare il cammino di guarigione dei nostri bambini. E poi ci sei tu, che hai un ruolo importante. Con la tua donazione che si traduce in azione concreta.
ECCO I NUMERI DELL'OSPEDALE PEDIATRICO MEYER, CHE DA SEMPRE SOSTENIAMO
Giorni di accesso al day hospital
Prestazioni ambulatoriali
Accessi al Pronto Soccorso
Ricoveri ordinari