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Letizia… di nome e di fatto. Sei arrivata, come succede spesso, quando non si spera più di sentirsi chiamare mamma e papà. Sei nata sana l’11 settembre... o almeno pensavamo stessi bene. Il travaglio è stato lungo e dopo tante ore ci hai donato i primi 4 mesi, i più felici.
Finché in una gelida notte del 16 gennaio giunsero quelle parole di piombo: infarto cerebrale. E chi lo capiva tesoro cos’era? Io sentivo solo ghiacciare lo stomaco e scoppiare il seno. Siamo tornati a casa senza te, mentre rimanevi in terapia intensiva nuda, fredda, attaccata a tubi strani.
E noi sospesi nel vuoto... Sei stata cosi` forte Lety che raccontarlo è difficile. Sei stata anche fortunata. Mamma e papà dopo tante incertezze ti hanno affidato a dei medici meravigliosi in un "parco giochi” stupendo che tu adori: il Meyer. LŸe stanze non sono fredde, ci sono bambini e medici che sanno giocare, ma soprattutto che ti seguono da vicino e da lontano. E puoi guardare Peppa Pig! Sono passati due anni. Stai bene, parli, ridi, ti lamenti, conti… sei simpatica da morire! Ti porteremo una volta all’anno a "giocare” al Meyer, dove prego di trovare sempre meno bambini.
Spero che siano tanti a tornare a casa come te, felici di abbracciare i loro pupazzi. Prego per un Natale felice, per tutti coloro che hanno saputo dirci la verità senza ferirci o intimorirci, per i bimbi che non rivedremo più.
Un grazie di cuore al dott. Genitori e alla dott.ssa Rosati, a tutto il reparto di Neurochirurgia e Neurologia.
Buon Natale e tanta Letizia! Mamma di Letizia