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Il Meyer premia i suoi campioni

Il Meyer premia i suoi campioni

4 Luglio 2016

Sono campioni di generosità, uomini e donne che hanno compreso l’importanza di un gesto vitale. Nella Giornata mondiale del donatore di sangue, il Servizio Trasfusionale del Meyer festeggia tutti i donatori ed esprime la sua gratitudine, con un riconoscimento simbolico, a quelli più assidui.

La premiazione è avvenuta il 14 giugno con una piccola cerimonia nella Hall serra dell’ospedale. A cinquanta donatori sono state consegnate magliette e un antistress a forma di goccia di sangue, mentre i quattro che hanno superato la soglia delle 75 donazioni (per gli uomini) e 50 (per le donne) hanno ricevuto un premio speciale. Negli ultimi due anni, in Toscana – una regione da sempre molto solidale – le donazioni hanno subito un lieve calo.

Per questo la Regione Toscana ha lanciato una campagna per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di compiere una scelta così preziosa per la salute di adulti e bambini che necessitano di cure e terapie.

Per raggiungere la massima efficacia del messaggio, sono stati coinvolti i  protagonisti dello sport: i calciatori della Fiorentina (maschile e femminile), dell’Empoli, i nuotatori della Rari Nantes Florentia, le giocatrici delle squadra di pallavolo il Bisonte, di Rugby Nazionale, del Basket di Pistoia e Lucca e di Scherma. Sul fronte delle donazioni, il Meyer viaggia in controtendenza: dal 2014 al 2015, il numero di coloro che hanno deciso di recarsi al Servizio Trasfusionale dell’Ospedale Pediatrico fiorentino è cresciuto del 3,4% e i dati che fotografano la situazione dei primi cinque mesi del 2016 mostrano un incremento, rispetto all’anno precedente, del 9%.

Una generosità davvero preziosa per i piccoli pazienti: il sangue è infatti indispensabile nelle situazioni di emergenza (traumi, interventi chirurgici), ma anche durante il trattamento di chi combatte malattie oncoematologiche come tumori e leucemie o patologie genetiche come talassemia e anemia falcifome: molte terapie tecnologicamente avanzate, e gli stessi trapianti, sono realizzabili soltanto se sono disponibili grandi quantità di emocomponenti. “Con questo piccolo gesto – spiega Franco Bambi, responsabile del Servizio Trasfusionale – vogliamo ringraziare i donatori per il contributo che ci hanno dato in questi anni.”