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I cuccioli del cuore Conad donano al Meyer un'incubatrice ad alta tecnologia

I cuccioli del cuore Conad donano al Meyer un'incubatrice ad alta tecnologia

17 Dicembre 2015

145 mila euro consegnati alla Fondazione dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze da destinare all’eccellenza in materia di terapia intensiva neonatale

Con i proventi della seconda edizione 2015 donato un sistema di trasporto protetto che è una vera e propria estensione del reparto ospedaliero.

Un’incubatrice per trasferimenti comodi e sicuri: grazie a Conad del Tirreno e alla Fondazione Meyer i neonati potranno arrivare all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze spostandosi su un sistema di trasporto protetto, con tecnologia 2.0. Lo straordinario risultato di “Cuccioli del Cuore”, l’operazione di solidarietà promossa da Conad del Tirreno giunta alla seconda edizione, consentirà di dotare la Terapia intensiva neonatale (TIN) del Meyer di un sistema che vede l’unità mobile e il trasporto protetto neonatale come un’estensione del reparto ospedaliero.
L’importo di 145 mila euro è stato consegnato questa mattina nella Ludoteca del Meyer alla presenza del presidente della Fondazione Meyer Gianpaolo Donzelli, del responsabile della Terapia intensiva neonatale (Tin) Patrizio Fiorini, del presidente di Conad del Tirreno Valter Geri e del responsabile rete Area Toscana di Conad del Tirreno Massimo Ciucchi.

L’incubatrice da trasporto di ultima generazione permetterà ai neonati affetti da patologie che necessitano di cure mediche o interventi chirurgici di raggiungere il Meyer con elevatissimi standard di comfort e sicurezza. Ergonomica e leggera, potrà viaggiare a bordo di un’ambulanza e, se necessario, anche di un aereo o un elicottero.
Ogni momento del viaggio dei piccoli sarà controllato, e non solo dal neonatologo e dall'infermiera della Tin del Meyer che fisicamente accompagnano i piccoli durante lo spostamento. La tecnologia 2.0 farà sì che i neonati, e i medici assieme a loro, possano contare in tempo reale sulle competenze e la professionalità di tutti gli specialisti che lavorano nell'ospedale pediatrico. Un monitor consentirà un’osservazione costante dei parametri vitali essenziali del neonato e un defibrillatore sarà sempre a disposizione nei casi in cui se ne rendesse necessario l’utilizzo.
La dotazione di un’unità di trasmissione dati trasformerà l’incubatrice in un’unità di telemedicina: grazie al continuo flusso di dati, i valori dei parametri vitali saranno trasmessi costantemente ai server dell’ospedale fiorentino. Qui saranno valutati dai neonatologi che operano presso la Tin ed, eventualmente, da altri medici specialisti, che entreranno in azione a seconda delle esigenze del momento. Non solo il neonato sarà trasferito in modo sicuro e confortevole, usufruendo delle più moderne tecnologie, ma in alcuni casi potrà iniziare terapie specialistiche già al momento del prelievo con l’incubatrice, guadagnando del tempo prezioso.

«Grazie alla donazione di questo sistema di Trasporto Protetto Neonatale alla Fondazione Meyer, la Terapia intensiva neonatale dell’ospedale si dota di una strumentazione che consentirà di considerare l’unità mobile e il trasporto protetto neonatale un’estensione del reparto ospedaliero», spiega il professor Gianpaolo Donzelli, presidente della Fondazione Meyer. «Come è felice tradizione Conad del Tirreno si pone a fianco del Meyer in un percorso di solidarietà attiva, potenziando una struttura importante quale è appunto la Tin che ogni anno ricovera oltre 250 bambini, di cui un centinaio affetti da patologie chirurgiche».

«Siamo felici di contribuire all’acquisto di questa sofisticata apparecchiatura medica perché siamo consci che è un aiuto fondamentale per i neonati, pazienti speciali, bisognosi di attenzioni e cure continue che rappresentano una sfida primaria della medicina neonatale», sottolinea il presidente di Conad del Tirreno Valter Geri. «Con l’iniziativa I Cuccioli del Cuore ci siamo proposti di aiutare i piccoli pazienti: questa dell’Ospedale pediatrico Meyer è una nuova tappa e il segno tangibile dell’attenzione alle necessità delle comunità in cui operiamo. Ma è anche un modo per restituire al territorio parte della fiducia che ci viene data. Il nostro grazie va ai clienti, ai soci e ai loro dipendenti: tutti si sono adoperati per aiutare tanti piccoli pazienti in questa iniziativa che ha visto una partecipazione veramente corale e sentita».

Le due edizioni dell’iniziativa di solidarietà i Cuccioli del Cuore del 2015, realizzate nei punti di vendita Conad del Tirreno di Toscana, provincia di La Spezia, Lazio e Sardegna si sono concluse con la straordinaria raccolta complessiva di 696 mila euro, fornendo un tangibile sostegno a specifici progetti solidali per l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, l’Ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
382 mila euro sono stati destinati complessivamente all’ospedale pediatrico fiorentino, che – con i proventi della prima edizione di Cuccioli del Cuore – ha finanziato l’implementazione tecnologica di due servizi rilevanti. La Gastroenterologia è stata dotata di un videocolonscopio e di due videogastroscopi con sistema di archiviazione elettronica delle immagini ad alta risoluzione che vanno a costituire l’archivio storico degli esami sostenuti da ogni piccolo paziente.
L’altro servizio che ha beneficiato dell’iniziativa è stata l’Oculistica, con un nuovo microscopio operatorio che permette di effettuare interventi complessi con la maggior sicurezza e qualità possibile.

Un successo, questo dell’iniziativa i Cuccioli del Cuore, che sottolinea il grande spirito di solidarietà dei clienti, il forte legame con il territorio e la loro fiducia nelle insegne Conad, condividendo un impegno finalizzato ad essere di aiuto agli altri e a sostenere in concreto le necessità delle comunità di cui sono parte.
Conad del Tirreno tiene fede alla propria missione e allo slogan “Persone oltre le cose”. Conad è un gruppo che coinvolge e raccoglie attorno a sé un alto consenso e il meglio delle persone: il rispetto altrui, l’intento solidale nei confronti di quanti hanno bisogno del sostegno dell’intera comunità, una responsabilità fatta soprattutto di azioni concrete.