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Sorvegliati speciali, con gli occhiali da sole calati sul naso e lo sguardo della mamma puntato addosso. Sono gli occhi dei bambini, immenso patrimonio che merita davvero grande attenzione. Ne abbiamo parlato conchi, al Meyer, fa di questo quotidianamente una missione: Roberto Caputo, responsabile dell’Oftalmologia pediatrica, centro all’avanguardia per professionalità e tecnologie all’opera. Dottore, come proteggere gli occhi dei nostri bambini? “Una delle regole basilari, valida per grandi e piccini, è quella di proteggerli con un occhiale da sole vero, con lenti buone che non deformino le immagini e che assorbano i raggi ultravioletti”. Questa, che è una regola del buonsenso, in alcuni casi diventa una vera e propria terapia: “Per alcune patologie diventano una protezione indispensabile: accade, ad esempio, con la congiuntivite Vernal, in cui l’esposizione del sole scatena la malattia, oppure nei casi di albinismo o nelle retinopatie ereditarie (retinopatia pigmentosa o simili): tutte malattie che rendono l’occhio particolarmente delicato”.
Altro monito: “Mai guardare il sole direttamente (vietate anche le eclissi), per evitare ustioni irreversibili sulla retina e idratare gli occhi con sostituti lacrimali se fuori fa caldo e il bambino soggiorna in ambienti con aria condizionata che tendono ad asciugarli”.
Ma come ci si accorge che il bambino non vede bene o ha problemi agli occhi? “Non è sempre semplice, specie con i più piccoli, ma ci sono degli indizi che possono aiutare il genitore: la presenza di cefalea, di una postura anomala del capo mentre il bambino guarda cose che lo interessano, l’arrossamento oculare e lalacrimazione, la chiusura di un occhio oppure il fatto che strizzi gli occhi per ‘mettere a fuoco’. Meno preoccupante invece è il fatto che si avvicinino alla tv, ‘vizio’ di tanti bambini e non sempre indice di problema oculare”.
A proposito di vizi...quanto male fanno agli occhi dei nostri bambini tablet e computer? “È un terreno di studio ancora giovane e i lavori scientifici, per ora, non hanno dimostrato con certezza una vera correlazione tra il loro utilizzo e l’insorgenza di danni visivi o il peggioramento di difetti come la miopia. Sembra però che una riduzione delle attività all’aria aperta possa compartecipare nel peggioramento della miopia: dunque associare un’attività sportiva adeguata all’utilizzo di questi strumenti diventati indispensabili è un’ottima abitudine”.
Ma quali sono le principali anomalie oculari nel bambino? “Strabismo e ambliopia sono tra quelle con un’incidenza maggiore. L’ambliopia è il cosiddetto ‘occhio pigro’, e cioè la riduzione di capacità visiva di un occhio dovuta al suo scarso utilizzo. Lo strabismo, oppure una differenza di refrazione fra i due occhi, porta il cervello ad utilizzare maggiormente un occhio, che sviluppa una capacità visiva normale, mentre l’altro riduce via via la sua funzionalità. Soltanto una diagnosi tempestiva ed un trattamento riabilitativo, eventualmente con occhiali e bendaggio, possono portare ad un recupero ottimale della capacità visiva dell’occhio ambliope”.
Come si affrontano, invece, le allergie? “L’apparato oculare dei bambini è molto sensibile in questo senso. La più comune è la classica rinocongiuntivite allergica, legata ai pollini, alle polveri o al pelo di animale: in questo caso, sempre sotto il controllo del pediatra, è sufficiente un trattamento con gli antistaminici. Diverso il discorso con la congiuntivite Vernal di cui abbiamo parlato: in questi casi i pazienti peggiorano nel periodo estivo e necessitano, oltre che degli occhiali da sole, anche di un trattamento locale con farmaci più potenti come il cortisone e la ciclosporina”.
Per finire, il nostro dottore si raccomanda a viva voce: “Una diagnosi e un trattamento tempestivo sono fondamentali per tutte le malattie oculari e massimamente per quelle più gravi come la cataratta o il glaucoma giovanile: una stretta collaborazione tra noi specialisti e i pediatri di famiglia, insieme ai continui corsi di aggiornamento sono gli ingredienti fondamentali per diagnosi rapide e immediato inizio del trattamento, indispensabili per scongiurare danni della funzionalità visiva”.
“Una diagnosi e un trattamento tempestivo sono fondamentali per tutte le malattie oculari e massimamente per quelle più gravi come la cataratta o il glaucoma giovanile”