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Lancet Neurology, in un bel ritratto in prima pagina sul numero di Luglio della prestigiosa rivista, lo ha definito “l’uomo che vede cose che gli altri non vedono”. Renzo Guerrini, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda ospedaliero universitaria Meyer e pioniere degli studi di genetica dell’epilessia e delle malformazioni della corteccia cerebrale, si è guadagnato l’ennesima menzione importante a conferma dell’estremo valore dei suoi studi.
Che Renzo Guerrini sia un’autorità nel campo dell’epilessia viene evidenziato non solo dall’ambitissimo Premio conferitogli nel 2012 della Società Americana per l’Epilessia, ma amche dalla leadership che il suo gruppo ha in “Desire”, multi-milionario progetto dell’Unione Europea, il cui acronimo, “Development and Epilepsy - Strategies for Innovative Research to improve diagnosis, prevention and treatment in children with difficult to treat Epilepsy” è per il giornalista di Lancet Neurology “una descrizione del lavoro della sua vita come pediatra neurologo, le cui osservazioni cliniche gli hanno permesso di fare connessioni necessarie per intraprendere la ricerca pionieristica nella genetica della epilessia”.
Di Desire - gigantesco progetto che l’Unione Europea dedica all’epilessia nel bambino con l’obiettivo di aprire nuovi scenari terapeutici e diagnostici - il professor Guerrini è guida e coordinatore.
Il progetto si sviluppa in cinque anni e coinvolge 25 partner di 11 Paesi, 8 piccole e medie imprese, oltre 250 ricercatori in 19 Centri interessati dalla sperimentazione clinica.