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“Io sono Mateusz” è il titolo del film del regista polacco Maciej Pieprzyca che è stato presentato giovedì 7 maggio presso la Fondazione Stensen di Firenze. Grazie al film si è parlato della disabilità grave in termini di umanizzazione della malattia, comunicabilità con le persone con disabilità e la qualità dei rapporti personali e familiari.
L’evento organizzato dalla Fondazione Meyer, in collaborazione con il Centro Psicoanalitico Fiorentino, l’Anffas, l’Aida e l’Associazione Italia-Polonia. Sono intervenuti il prof. Gianpaolo Donzelli – neonatologo e Presidente della Fondazione Meyer – e il dott. Alberto Zanobini – Commissario dell’A.O.U. Meyer.
Nello specifico il film, ispirato a una storia vera, narra il racconto della vita di Mateusz, ragazzo affetto da paralisi cerebrale fin dalla nascita, accudito e amato dai genitori, sbrigativamente catalogato come un vegetale dai medici curanti. Ma i suoi sforzi per farsi capire, la sua passione per l’astronomia e la vita, che osserva dalla finestra, fino all’attrazione per una ragazza sorprendono lo spettatore e il mondo esterno, restituendogli la sua dignità di uomo.
Per comunicare con Mateusz è necessario cambiare i nostri codici linguistici, liberarci di facili pregiudizi e farsi conquistare dall’umanità di chi combatte giorno per giorno per superare le barriere della disabilità.