• Notizie
  • Dal Meyer il collirio speciale per i bimbi che non possono stare con gli occhi al sole
Dal Meyer il collirio speciale per i bimbi che non possono stare con gli occhi al sole

Dal Meyer il collirio speciale per i bimbi che non possono stare con gli occhi al sole

9 Settembre 2015

CHERATOCONGIUNTIVITE VERNAL. Si chiama cheratocongiuntivite Vernal ed è una malattia degli occhi che si manifesta nel primi 10 anni di vita del bambino.

Per i piccoli che ne sono affetti il periodo peggiore è la primavera, quando fotofobia, spiccato arrossamento degli occhi, lacrimazione e prurito diventano un vero e proprio tormento, destinato a peggiorare con l’arrivo dell’estate.

Il Meyer cura più di 800 bambini all’anno affetti da questa patologia ed è un numero in crescita continua. La metà di loro arriva fuori Toscana, in egual misura dalle regioni del Sud e del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e persino dalla Valle d’Aosta). Scelgono Firenze perché trovano un modello unico di presa in carico e qualità dell’assistenza, una gestione coordinata e multidisciplinare, che assicura persino la fornitura gratuita dei farmaci prodotti “in casa” (speciali colliri messi a punto e preparati proprio dal Meyer) tramite l’Associazione “Occhio al Sole” che li spedisce ai pazienti in tutto il Paese. Qui la casistica è la più importante in Europa e tra le prime al mondo e i ricercatori firmano sulle più autorevoli riviste internazionali.

Per questo il Meyer di Firenze è diventato negli anni punto di riferimento italiano per la diagnosi, la cura e la ricerca scientifica di una malattia di natura allergica dal grande impatto sulla qualità di vita. I bambini che ne soffrono si riconoscono anche dagli occhiali molto scuri e ampi che li proteggono dai raggi ultravioletti.

Questa forma allergica in genere regredisce fino a scomparire attorno ai 15-20 anni: non ha una cura risolutiva, ma esistono farmaci capaci di tenerla sotto controllo, offrendo ai piccoli che sono affetti una buona qualità di vita. Proprio nel pediatrico fiorentino è stato messo a punto il collirio a base di ciclosporina, che ha cambiato radicalmente la cura di questa malattia. Recentemente a quel collirio (che i dottori Neri Pucci e Novembre, all’inizio
della ricerca, provarono per primi sui loro occhi!) se ne è aggiunto un altro, a base di Tacrolimus (un immunosoppressore più potente della ciclosporina), segnando un nuovo primato internazionale.

 

“Il Meyer cura più di 800
bambini all’anno affetti da
questa patologia.
La metà di loro arriva fuori
Toscana, in egual misura
dalle regioni del Sud
e del Nord”