Sedermi alla scrivania del Direttore Generale del Meyer mi ha permesso di mettermi in gioco sotto molteplici aspetti. Mi ha insegnato a guardare al futuro, ad abbracciare nuove sfide, a sperimentare cosa significhi davvero leadership.

A rialzarmi dopo ogni caduta. Mai avrei pensato, però, che un ruolo del genere mi avrebbe dato la possibilità di ricomporre una più intima dimensione esistenziale, che affonda le sue radici nel lontano 1970. Precisamente nel 15 ottobre 1970.

Nell’intreccio fra vita personale e vita lavorativa sta la cifra, la trama dell’esperienza di Alberto Zanobini nei suo anni di direzione al Meyer. L’incalzante rendiconto di intuizioni, decisioni, realizzazioni, occasioni culturali, non è mai disgiunto da un pensiero profondo connesso alle esperienze personali e familiari.

Adottando un approccio innovativo, frutto anche delle esperienze maturate all’estero e del confronto costruttivo con altre realtà d’eccellenza, Alberto Zanobini ha reso possibili cose che prima non si sarebbero potute neppure immaginare: un sistema di accoglienza delle famiglie dei pazienti pediatrici; la creazione di nuovi spazi per l’ascolto, la crescita, la cura e lo sviluppo di buone pratiche; la scelta di rendere l’ospedale un luogo piacevole per passare una lunga degenza, un luogo colorato, accogliente, umano. Ma soprattutto il Meyer è diventato, e deve continuare a essere, un luogo in cui chi lavora è orgoglioso di dare il proprio contributo, dove è possibile coniugare una grandissima competenza in ambito clinico con un approccio umanistico alla persona per raggiungere non solo un traguardo strettamente sanitario, ma anche una nuova dimensione globale di salute.

 

L’autore

57 anni, laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Firenze, ha perfezionato i suoi studi presso le Università di Padova, Scuola Superiore S.Anna di Pisa, SDA Bocconi di Milano, Bologna Business School, Harvard Kennedy School.

Dirigente pubblico, si è occupato di sviluppo e formazione delle risorse umane, comunicazione, ricerca e innovazione, ricoprendo da trent’anni incarichi di responsabilità in diversi ruoli manageriali del servizio sanitario nazionale.

Dal 2015 è Direttore Generale dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e dal 2021 è Presidente dell’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani (AOPI). Nel triennio 2019-2021 è stato Presidente dell’European Children’s Hospitals Organization (ECHO).

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