La scelta solidale di Gruppo Scotti

"Riteniamo che l’Ospedale Meyer sia uno dei principali centri pediatrici d’Europa, con una lunga tradizione di eccellenza nella cura dei bambini e delle giovani generazioni.
Siamo rimasti impressionati dalla capacità degli operatori di far sentire i piccoli pazienti sempre a proprio agio e di riuscire a trasmettere positività."

Un’azienda che affonda le sue  radici nel lontano 1956, ma è sempre proiettata in avanti. Se il cuore pulsante del Gruppo Scotti è a Empoli, questa impresa è ormai presente in tutta la Toscana con ben sedici saloni e ben 150mila vetture vendute. Da tempo, hanno compiuto una scelta solidale a favore del Meyer. Francesca Scotti spiega le ragioni all’origine di questa scelta.

Quando e come è nato il vostro impegno solidale a favore dei bambini del Meyer?

Nel corso degli ultimi anni io e la mia famiglia abbiamo deciso di intraprendere privatamente un impegno solidale verso la vostra struttura, un’eccellenza sul nostro territorio. Crediamo che ogni bambino meriti cure di alta qualità e cercheremo di continuare a fare la nostra parte per garantire che questo accada.

Quali sono gli aspetti che più vi hanno colpito di una realtà come l’Ospedale pediatrico fiorentino?

Riteniamo che l’Ospedale Meyer sia uno dei principali centri pediatrici d’Europa, con una lunga tradizione di eccellenza nella cura dei bambini e delle giovani generazioni.
Siamo rimasti impressionati dalla capacità degli operatori di far sentire i piccoli pazienti sempre a proprio agio e di riuscire a trasmettere positività. Aspetti che conosciamo bene, perché fondamentali anche nel nostro lavoro e che abbiamo riscontrato nella vostra struttura.

Quella di sostenere il Meyer è stata una scelta condivisa anche con i dipendenti?

Sì, abbiamo voluto condividere questa scelta al fi ne di sensibilizzare tutta la nostra organizzazione sull’importanza di un ospedale pediatrico presente nel nostro territorio e sull’importanza dello scopo finale del lavoro di tutta l’azienda che è rivolto anche alla  solidarietà.

Secondo lei esistono dei vantaggi per un’azienda che inserisce la solidarietà nella sua attività?

Sicuramente sì. Riteniamo che sia molto importante condividere internamente alla propria realtà lavorativa questo messaggio di solidarietà, così da sensibilizzare tutti i nostri collaboratori verso un tema così rilevante.
Inoltre aiuta ogni giorno a lavorare con uno scopo in più e un maggiore senso di responsabilità, sapendo che una parte di ciò che l’azienda realizza come propri obiettivi sarà di aiuto anche a chi ne ha bisogno.

Quali consigli si sentirebbe di dare a un’azienda che ha in mente di intraprendere lo stesso percorso solidaristico che voi avete avviato?

Consigliamo di intraprendere questo percorso, perché oggi più che mai abbiamo capito quanto sia importante una sanità di qualità, soprattutto per i più piccoli.

Da quanto conoscete la Fondazione Meyer?

Da circa 20 anni, quando è nata. Il Meyer rappresenta un punto di riferimento in termini di sanità pediatrica, siamo davvero orgogliosi di esserci avvicinati a questa realtà e speriamo che possa essere da spunto per altre realtà imprenditoriali.

 

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