Nessun prodotto nel carrello.
Dal 1 al 15 giugno 2025 presso il Circolo Ricreativo Culturale di Chiesanuova la mostra "C'era una volta un pezzo di legno... Pinocchio".
Il paese dei balocchi, il costume originale di Pinocchio creato dal maestro Parrini e realizzato dalla sartoria Tirelli per il film di Matteo Garrone, il Pinocchio di legno del film di Comencini, le cartoline per il Meyer create da famosi disegnatori di ieri e di oggi, gli Zecchini d'Oro, i Pupi di Stac.
Chiesanuova il paese nell’interland fiorentino sull’antica via del Chianti che porta a S. Casciano è rinomato e conosciuto da sempre per i pinoli frutto delle pigne dei suoi boschi di pini secolari che la natura li ha incartati sapientemente in una sottilissima velina dal colore ramato. E da questi pinoli ecco nascere un dolce locale dalla ricetta antica tramandata di padre in figlio e segreta come la “ pinolata” meglio conosciuta come “pinocchiata “che prende il nome per la forma dei pinoli che sembrano il naso allungato per le bugie della tanto amata marionetta di Carlo Lorenzini. “ Pinocchio.” E non poteva essere che ricordato quì “Pinocchio “ nel paese dei pinoli, nel paese dei pini del quale è circondato, e per il legno con il quale forse era stato concepito appunto “ il pino “ .
Ed ecco che Pinocchio uscito dal suo libro dopo 142 anni si è fermato nel suo regno del “ PAESE DEI BALOCCHI “ tanto sognato da lui ma anche da tutti i bambini del mondo dove ci si può divertire , giocare, fra balocchi, dolciumi e tanta allegria proprio come qui a Chiesanuova nel periodo della sua sagra “ di’ Pinolo”. Alla marionetta di Lorenzini è stata dedicata una rassegna dal titolo “ C’ERA UNA VOLTA UN PEZZO DI LEGNO….PINOCCHIO “ dal 1 al 15 giugno con il patrocinio di Regione Toscana, Città Metropolitana, Comune di S. Casciano , nella sala del Circolo Culturale di Chiesanuova con l’organizzazione del Circolo stesso in collaborazione con una Associazione che neanche a farlo apposta prende il nome del “Il Paese dei Balocchi” di Sesto Fiorentino. Tra l’altro la 48^ SAGRA DI’PINOLO si svolgerà proprio nei giorni 5-6-7-8 e 12 – 13 – 14 – 15 giugno in concomitanza della Mostra stessa.
La Mostra è come un grande contenitore, un grande regalo arrivato nel laboratorio di Geppetto il falegname che lo aveva creato con tanto amore come fosse un figlio, e visitandola sembrerà di immergersi nel famoso libro toccando con mano oggetti, libri, documenti, ricostruzioni dei capitoli più celebri della favola. Ma come? Ovviamente con tanti Pinocchio giocattolo in legno, latta, cartone , celluloide, provenienti da collezioni, e Musei di fabbriche ormai scomparse. E sarà davvero un esercito di piccole marionette ad invadere la rassegna ed a tenere la scena come le avevano concepite nel tempo queste fabbriche di giochi e giocattoli che avevano preso spunto dal libro per riprodurle per il gioco dei ragazzi. Ne ammireremo anche alcune realizzate anche da artigiani, falegnami, oppure tanti nonni che come Geppetto avevano avuto l’idea di regalare ai loro nipoti una creazione fatta con le proprie mani con l’intento e la premessa :- Non fare come lui, studia, non dire le bugie. E così come la favola di Carlo Lorenzini ,lui “Pinocchio “ sarà la vera star, il protagonista di questa Mostra che finalmente ritorna nel suo habitat quello dei cari balocchi di un tempo che in fondo rispecchia l’animo di ogni bambino in un mondo tutto particolare contornato da quei giochi effettivamente sognati dai ragazzi di ogni generazione . Sfogliando le pagine della mostra come fosse il famoso libro ecco il costume di scena di Pinocchio dal Film di Matteo Garrone e creato dal grande costumista premio David di Donatello e da due candidature all’Oscar di MASSIMO CANTINI PARRINI che lo ha realizzato disegnandolo grazie alla sua geniale manualità insieme alla Sartoria Tirelli Trappetti di Roma. Per festeggiare e farlo sentire a casa sua Pinocchio si è pensato a giochi, giocattoli e tanti libri illustrati dai disegnatori più celebri che da oltre un secolo hanno reso il racconto di Pinocchio unico nel mondo e tradotto in tutte le lingue del mondo. Un settore tutto particolare dal titolo “HANNO ARRESTATO PINOCCHIO“ con tanti libri aperti tutti alla pagina che lo ritraggono in arresto dalla prestigiosa collezione di Lapo Baldacci. Questa immagine dei carabinieri fece molto scalpore a quel tempo perché coinvolgeva l’Arma dei Carabinieri in un racconto troppo “giocoso “ per l’epoca. Viene ricostruito il laboratorio di Geppetto con tanti arnesi oggi tutti da scoprire anche anche nei nomi : dalle sgorbie, alle pialle, saracchi , colle di pesce, subbie, scalpelli, perni, che sembrano usciti da una macchina del tempo ma sono invece finzione reale di un qualche cosa che è esistito e si è fermato fra quelle pagine del libro intramontabile illustrato da Carlo Chiostri. Altra ricostruzione la sua AULA con tanto di banco mappamondi, carte geografiche, penne, calamai, l’abbecedario dove Pinocchio studiava... non troppo. A proposito di immagini speciale iniziativa per collezionisti e non solo: SONO RIPRODOTTE E MESSE IN VENDITA INFATTI UNA SERIE DI CARTOLINE CON IMMAGINI CREATE DA EMINENTI DISEGNATORI DI IERI E DI OGGI CHE RIPRODUCONO PINOCCHIO VEDUTO DALLE PENNE DI JACOVITTI, BIANCHINI, CANTINI PARRINI, RUFFILLI, RAVA E IL CUI RICAVATO SARA’ DEVOLUTO AL 100% A FAVORE DELLA FONDAZIONE DELL’OSPEDALE PEDIATRICO MEYER DI FIRENZE. Una vetrina tutta particolare del MUSEO DEL GIOCATTOLO DI FIRENZE e gli immancabili 5 Zecchini D’Oro creati dalla più antica ZECCA D’ITALIA di Lucca. Ed eccoci al capitolo dei burattini con marionette che lo ricordano, teatrini in legno, scene, e da questi la storia si estende al Pinocchio in legno che fu adoperato nello sceneggiato televisivo del 1972 di Luigi Comencini proveniente dalla collezione Andrea Raugei con Pinocchio impersonato da Andrea Balestri con Nino Manfredi nei panni di Geppetto e Gina Lollobrigida in quello della fata dai capelli turchini. Direttamente dal Paese dei Balocchi anche i burattini dei PUPI DI STAC attivi dal 1946. Verrà ricostruito anche al centro della mostra un grande plastico riproducente IL PAESE DEI BALOCCHI con tendoni, teatrini, carrozzoni ,personaggi e tanti bambini.
E fra scambi generazionali, ricordi, e tanta nostalgia ecco la mostra bella, quella per passare due ore in compagnia di alcune rarissime bambole in bisquit, o di panno Lenci che ci vogliono ricordare la Fata dai capelli turchini che si coloravano al tramonto nella piana Fiorentina, anche tanti camion giocattolo in latta carichi di altrettanti Pinocchi come in un film Felliniano in un Amarcord senza tempo. Per trasportare i sogni infatti sono stati scelti tanti autocarri giocattolo che un tempo erano spinti, caricati a molla o tirati tramite uno spago e sembra che dopo tanti decenni di sonno si siano risvegliati ed abbiano ripreso il loro ruolo per il quale erano stati concepiti : portare un carico di giochi e di gioia per i bambini ma anche di sogni. Un carico di tanti, tanti domatori, animali provenienti dal magico mondo del CIRCO e, che hanno fatto divertire intere generazioni ma soprattutto con un carico di consigli e buoni propositi nel suo mondo colorato, variegato di quel paese che oggi lo celebra scordandosi e passando sopra anche alle bugie della marionetta più conosciuta al mondo, tanto eclatanti da farle sembrare anche ingenue. Il tutto in una ambientazione tutta particolare di un mondo fantastico ed irreale con quei libri aperti nelle pagine più celebri che lo ricordano con tanto affetto nel suo intramontabile “PAESE DEI BALOCCHI“ oggi qui a Chiesanuova.