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Un’alleanza in nome dei bambini in difficoltà

Un’alleanza in nome dei bambini in difficoltà

7 Settembre 2016

Sono istituzioni antiche, si trovano a Firenze e la loro mission, da sempre, è quella di occuparsi di bambini: sono molti i punti che accomunano l’Ospedale pediatrico Meyer e l’Istituto degli Innocenti.

Ora queste storiche realtà sono pronte ad avviare una collaborazione, attraverso l’accordo stipulato tra Alberto Zanobini, Direttore generale del Meyer e Anna Maria Bertazzoni, Direttore generale dell’Istituto degli Innocenti, per promuovere la cultura dell’accoglienza e mettere in atto servizi per i minori tra zero a sei anni. Sono molti fronti su cui le due istituzioni si troveranno a lavorare insieme per aiutare bambini
in difficoltà e garantire loro una crescita il più possibile serena.

L’Istituto, nato in epoca rinascimentale per dare accoglienza ai piccoli abbandonati, si rende disponibile a dare una casa a bambini con problematiche sanitarie che necessitano di un’accoglienza ad “alta protezione”, a causa della loro età, della situazione personale e familiare. Gli operatori dell’Istituto saranno inoltre pronti a offrire un supporto al personale del Meyer nel sostegno alla genitorialità nelle situazioni di disagio, con particolare attenzione alle relazioni familiari migranti. Da parte sua, l’Ospedale pediatrico si impegna ad attivare un programma mirato di attenzione ospedaliera sulla base dei bisogni dei singoli pazienti.

Medici, infermieri e psicologi metteranno a disposizione le loro competenze per aiutare gli operatori dell’Istituto a gestire situazioni sanitarie complesse. “La cura e l’attenzione all’infanzia sono una delle priorità per la nostra Regione - dichiara l’assessore al diritto alla salute e al welfare Stefania Saccardi - Il
Meyer e l’Istituto degl’Innocenti sono due istituzioni storiche di Firenze e della Toscana.

Entrambe si prendono cura della salute e del benessere fisico, psicologico, sociale di bambini e ragazzi. Questa collaborazione non potrà che migliorare ancora l’assistenza e i servizi che le due strutture offrono ai bambini, ai genitori, alle famiglie”.